Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è lo strumento con il quale si realizza la comunicazione annuale al catasto dei rifiuti, un adempimento che consente di raccogliere ed elaborare statisticamente i dati sui rifiuti raccolti dai Comuni, prodotti da imprese ed enti, trasportati, intermediati, commercializzati e sottoposti a trattamenti finalizzati al recupero o allo smaltimento.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2017 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2017 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2018” contenente il modello e le istruzioni per la presentazione delle Comunicazioni entro il 30 aprile 2018, con riferimento all’anno 2017, da parte dei soggetti interessati.
I soggetti obbligati alla presentazione della comunicazione, i diritti di segreteria e le modalità telematiche di invio della domanda rimangono invariati.
Le novità del MUD 2018 riguardano invece la Scheda Autorizzazioni dotata di una sezione anagrafica maggiormente articolata la cui compilazione è obbligatoria per tutti i soggetti autorizzati alla gestione dei rifiuti.
Inoltre, l’invio del MUD sarà possibile solo in formato digitale, eliminando quindi la possibilità di trasmettere la Comunicazione Rifiuti semplificata in formato cartaceo.
L’invio del MUD alla Camera di Commercio competente dovrà quindi avvenire esclusivamente per via telematica all’indirizzo www.mudtelematico.it.
MUD: i soggetti obbligati
Le norme che individuano i soggetti tenuti ad effettuare la comunicazione annuale al catasto dei rifiuti non hanno subito modifiche recenti, rispetto al 2017 non vi sono quindi variazioni dell’insieme di imprese ed enti tenuti a presentare il MUD.
In particolare, i soggetti obbligati sono i seguenti.
– Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti (compresi le imprese e gli enti che trasportano i rifiuti speciali pericolosi che decadono dall’esercizio della loro attività);
– Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione;
– Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
– Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
– Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, o costituiti da fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi
A seguito delle previsioni della Legge 28 dicembre 2015 n. 221, gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, così come i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02 (servizi di barbiere e parrucchiere, attività degli istituti di bellezza e di tatuaggio e piercing), assolvono all’obbligo di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto